top of page

BENGT MAGNUSSON
SUZANNE RANGSTEDT

“Ricordando Angelo Gilardino”

0-1.jpeg

Come piccolo ringraziamento per la preziosa guida che il Maestro Angelo Gilardino ha rappresentato per noi, nelle varie forme d'arte, così come in quella di vivere, gli

abbiamo regalato, all'inizio degli anni '90, un libro con le riproduzioni di alcuni dei dipinti più famosi del tesoro d'arte svedese.

Tra le numerose opere raffigurate in quella pubblicazione, ad Angelo piaceva in particolare un dipinto di Karl Nordström (1855-1923) Vinterafton vid Roslagstull (Sera d'inverno a Roslagstull). Quest'opera è stata per lui fonte d'ispirazione per il "Poema d'nverno" (per chitarra solista e duo di chitarre) dedicata a Bengt Magnusson.

Angelo si è molto commosso quando gli abbiamo detto che nei giorni in cui lui ha composto questo pezzo, noi eravamo stati proprio nella casa di Karl Nordström a Tjörn, nell'arcipelago di Göteborg.

Il dipinto raffigura un tipico paesaggio invernale svedese. Il terreno è coperto di neve, nessuna figura umana è presente, alcune finestre sono illuminate.C'è desolazione e allo stesso tempo serenità. Angelo ha descritto così la sua prima visita in Svezia. Ci ha raccontato come la prima sera, arrivato direttamente dall'aeroporto, sia andato all'Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma a Djurgården Reale.

​

​

Era solo nel grande edificio, e fuori dalla finestra nevicava abbondantemente. Rimase lì a guardare.

Per le strade non c´èra nessuno.

La serenità e la desolazione sono una chimera... questa è stata l'interpretazione di Angelo di quel dipinto, vi è un'attività e un movimento che noi non percepiamo. Sotto il manto nevoso, tutto cresce con grande forza ed energia per resistere al freddo. Dietro le finestre si svolgono eventi drammatici. È il periodo più intenso dell'anno, ma nulla è visibile…

Non lo vediamo perché tutto sta accadendo sotto la superficie, dietro le porte. Una bella metafora, certo, ma forse anche un autoritratto? All'apparenza, Angelo era sempre calmo, posato, riflessivo, ma si percepiva che sotto la superficie vi era una persona appassionata, estrosa e geniale. Anche le sue fantastiche composizioni, così drammatiche ed emozionanti, riflettono la sua personalità.

​

Maestro Angelo Gilardino, grazie di tutto quello che hai generosamente donato a noi due. Non saremmo gli stessi se non avessimo avuto la grande fortuna d'ncontrarti sul nostro cammino.

 

Suzanne Rangstedt, attrice

Bengt Magnusson, chitarista

0.jpeg
Logo
bottom of page